
La ricerca a pagamento è molto più di uno strumento di traffico è una vera miniera per scoprire intenzioni e comportamenti dei nostri utenti.
Pago per avere un identikit e poi per convertire
Per molti brand la search campaign è già la punta inferiore del funnel: Click e conversione.
Quasi giusto.
Quando ti diranno che con il mirino trovano il tuo consumatore che diventerà cliente dicono una parte di verità. Questo presuppone conoscere già dove abita, cosa digiterà nei motori di ricerca, cosa vuole comprare… “ok allora se sai tutto questo citofonagli non fare campagne“.

La verità che nella prima fase non sappiamo molto del nostro consumatore e allora non restringere eccessivamente le zone il target o le keyword. Fai in modo che il traffico del primo periodo sia una personale machine learning.
Le query e i dati ti diranno molto sui comportamenti e le intenzioni del tuo target e non di rado non saranno quelle che pensavi all’inizio.
“Se sai tutto del tuo cliente citofonagli non fare campagne”
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Questo fa un growth hacker: sperimenta – misura – migliora a ciclo continuo e, a fine campagna, scoprirai non solo l’identikit del tuo cliente ma anche che hai speso bene i tuoi soldi.